Mio fratello rincorre i dinosauri è un libro scritto da Giacomo Mazzariol e pubblicato da Einaudi nel 2016. È la vera storia dello scrittore, il quale racconta di sé stesso e di suo fratello, affetto dalla sindrome di Down. Il libro ha riscosso un grande successo e, nel 2019, ne è stato tratto un film, con Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese.
La trama
“Mamma diceva che amare un fratello non vuol dire scegliere qualcuno da amare, ma ritrovarsi accanto qualcuno che non hai scelto e amarlo.”
Giacomo ha solo cinque anni quando i suoi genitori, ad un certo punto di un viaggio di ritorno da casa dei nonni, fermano la macchina in un parcheggio e dicono a lui e alle sue sorelle che è il momento di fare un annuncio.
La madre è incinta e il loro nuovo fratellino sarà un maschio. Giacomo e le sorelle scoppiano in grida di esaltazione e gioia e lui inizia già ad immaginare come sarà la sua vita finalmente con un altro maschio in casa. Giochi, avventure, arrampicate, lotte e soprattutto… la supremazia sul telecomando e i programmi delle femmine!
Qualche mese dopo la scena si ripete ma questa volta i genitori annunciano che il nuovo arrivato – Giovanni – sarà un bambino speciale. Subito Giacomo immagina un fratello coi superpoteri, dotato di capacità straordinarie che lo renderanno famoso. È la sua fantasia di bambino, che prima si spezza e poi si ricompone alla fine della storia.
Mio fratello rincorre i dinosauri: la difficoltà
Non è facile essere down, e nemmeno viverci così vicino, essere responsabili per loro. Giacomo, alle scuole medie e poi al liceo, sente sempre più spesso la parola usata per offendere gli altri, e si sente impotente, colpevole, arrabbiato.
Non parla di suo fratello perché vuole proteggerlo, ma anche perché ne ha vergogna. Ha paura del giudizio degli altri, del male che potrebbero fargli e dei giudizi affrettati che le persone hanno sui down.
Come può fare lui, un ragazzino, a far capire a tutti quanto è bello avere un fratello come Giò e quanto amore può dare un bambino così?
Sarà la vita a presentargli le occasioni giuste, il riscatto e anche l’opportunità di redimersi da certi comportamenti. Giacomo perdona gli altri, accetta sé stesso e suo fratello, e finalmente si sente libero.
“Ho avuto un periodo, Giacomo, che mi tiravano addosso i banchi e le sedie e i libri. Alle superiori. Dicevano mostro, idiota, handicappato, scimmia. Mi volevano male. Se solo avessero saputo… – Cosa? – Che grazie a loro cominciai a piacermi. Cominciai a ringraziare Dio di non avermi fatto così, come quelli che mi offendevano. A loro è andata peggio: sono nati senza cuore.”
Lo stile
La cosa bella di questo libro è lo stile genuino e semplice. Vi sembrerà di stare conversando con Giacomo come con un vecchio amico, di conoscere Giovanni da sempre. Sarà impossibile non commuoversi e affezionarsi a questo bambino così speciale.
I pregiudizi spesso ci impediscono di vedere la verità, di ridere e di amare persone bellissime che abbiamo giudicato solo per il loro aspetto esteriore.
Formarsi preconcetti è la maniera più semplice per costruirsi una prigione, in cui le uniche vittime siamo noi.
“La musica stava facendo quello che sa fare meglio: eliminare le differenze. Pensai che davanti a due amplificatori siamo tutti uguali. La musica entra nei corpi e i corpi reagiscono.”
Conclusioni
Leggete questo libro e innamoratevi di Giovanni. Il documentario che Giacomo fa con suo fratello ad un certo punto della storia, “The simple interview”, è presente anche su Youtube, così che potrete farvi un’idea di chi ha scritto e di che cosa si parla in questo bellissimo libro-diario.
Fatevi un regalo dolce e necessario: leggete queste pagine e cambiate prospettiva sulle persone affette dalla sindrome di down. E poi magari guardate anche il film.
Te la sei persa? Leggi la mia ultima recensione de I miei stupidi Intenti di Bernardo Zannoni.
Se vuoi acquistare questo libro clicca qui