Ma come faccio a dirti
Che è doloroso amarti,
in queste tempeste sature
in cui è difficile capire
dove inizio io
e dove si sgretola la vita.
Il silenzio mi avvolge,
Qui sprofondo e piango
Non mi basta quello che mi dai
ma non posso chiedere di più.
Inseguo le orme che lasci,
Incapace di lasciarti andare
Incapace di farmi dimenticare,
eppure troppo immobile
per riuscire a raggiungerti.
Solo io vedo tutte le tempeste,
i rovi e le spine in cui ti nascondi.
Ma cosa mi rimane alla fine del giorno?
Nessuna promessa, nessuna salvezza.
Solo un corpo svuotato, un’esistenza lontana.
Scivoli via dalla mia vita, senza sapere perché
ogni cosa è troppo poco, l’amore è inconsistente
Non basta a colmare la fame e la sete
non riesce a lenire il dolore.
Me ne vado
Dove non mi puoi vedere né sentire
Dove non ci sarà nessuno ad asciugare il pianto
Dove ogni alba svanisce e la luce si sfoca
Ti lascio, senza sapere né come né dove
Così che nella tua deriva tu sia libero
Sano e salvo, al di fuori di me.
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