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Noi siamo luce – Gerda Blees – Recensione

Noi siamo luce è un libro della scrittrice olandese Gerda Blees pubblicato nel 2022 in Italia dalla casa editrice Iperborea. Il libro è vincitore del Premio Unione Europea.

Di questo editore molto particolare ho già recensito: Il castello di ghiaccio, Nella casa del pianista e Paradiso e Inferno.

Di cosa parla il romanzo?

Gerda Blees

Il libro è ispirato a una storia vera, quella di un gruppo di persone ritiratosi dalla società che decide di scollegarsi completamente dalle cose terrene.

Vivere di sola luce, liberare il corpo dalla schiavitù del cibo per crescere interiormente è il sogno di Melodie, la leader di questo gruppo-setta che si ispira a un poco chiaro guru di internet. La ragazza, con le migliori intenzioni, trascina nel suo progetto tre persone mentalmente molto deboli: sua sorella maggiore Elisabeth, Muriël e Petrus. La loro comunità si chiama Suono e Amore e per un certo periodo i tre si dedicano alle pratiche del canto, della musica e della meditazione.

Culmine del percorso è il «processo dei 9 giorni», con cui i quattro si sottraggono alla «dipendenza» dal cibo per vivere «un’esistenza più naturale e sostenibile», in sintonia tra loro e con il mondo.

Il romanzo incomincia proprio quando, allo stremo della denutrizione, Elisabeth muore sotto gli occhi dei coinquilini inermi e inizia un’indagine per omicidio contro i tre ragazzi.

Il punto di vista

Una delle cose che mi è piaciuta di più del libro è il punto di vista variabile. Ogni capitolo inizia con “noi siamo …” e varia tra “Noi siamo i calzini di Melodie”, “Noi siamo il violoncello”, “Noi siamo l’estrattore in cucina”. Attraverso “gli occhi” e le sensazioni degli oggetti e delle persone il lettore apprende la storia passata e anche le emozioni dei protagonisti.

Ho trovato molto divertente e unico questo modo di narrare le cose e, ad ogni capitolo, c’era sempre una nuova scoperta. Mi sono sentita un’osservatrice onnisciente nelle mani dell’autrice che manipolava la storia, pienamente e ironicamente dentro tutte le cose del romanzo.

Stile e ritmo: Noi siamo luce

I capitoli brevi e la scrittura scorrevole mi hanno fatto divorare i primi capitoli del libro, ansiosa di scoprire come sarebbe andata a finire, arrabbiata con Melodie per come aveva ucciso sua sorella e come stesse manipolando anche gli altri amici conducendoli a morte certa.

Poi però il ritmo della storia è rallentato. Ad un certo punto ho trovato alcuni capitoli un po’ prolissi e inutili ai fini della trama (come quello sui fratelli di Melodie); le informazioni rispetto al caso e all’indagine erano sempre meno e molte pagine si perdevano nell’analisi di alcuni tratti di vita ormai inutili a costruire i personaggi secondo me.

Noi siamo luce: conclusioni

Noi siamo luce è un libro molto interessante. A parte la trama pura e semplice di un’indagine contro i membri di una setta un po’ strana, analizza anche le debolezze e le controverse dell’animo umano, che si fa manipolare e soggiogare dalla promessa di un benessere superiore.

Melodie riesce a coinvolgere Muriël e Petrus perché questi sono motivati a cambiare qualcosa di sé stessi, non hanno legami e sono convinti che in loro ci sia “qualcosa che non va”. La dottrina estrema di Melodie è ancora più perversa perché essi all’inizio non sono consapevoli dell’obiettivo del percorso – ovvero la totale privazione del cibo – e quando si ci trovano è ormai troppo tardi (o almeno così pare) per fuggire.

Secondo me questo libro deve essere anche un ammonimento, un invito a stare attenti a coloro a cui diamo la nostra fiducia. Noi siamo individui diversi e ognuno ha dei bisogni specifici che raramente possono essere compresi a pieno da altre persone, ancor più raramente altri possono darci quello che ci manca.

Ogni cambiamento inizia da noi, ogni percorso – anche di privazione – deve essere qualcosa che alla fine ci fa sentire meglio e, soprattutto, più felici.

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Se te la sei persa, leggi la mia ultima recensione di “La lentezza” di Milan Kundera.

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Chi Sono

Claudia Neri

Ho 25 anni e amo scrivere, viaggiare, mangiare e fare capoeira. Ho studiato lingue e mi occupo di comunicazione digitale ed editing letterario. Mi piace esplorare il mondo e le persone, scoprire nuovi punti di vista e amare sempre. Questo blog è il mio passaporto per l’eternità.”

“Abbi un cuore insaziabile, affamato di vita, senza paura del dolore”

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