Per chi è da un po’ sul blog Parole mute sa che io uso moltissimo gli audiolibri e che sono stati fondamentali per finire tutti i titoli che ho letto/ascoltato nel 2021 (di cui vi parlo in questo articolo) e nel 2022 (mio record, di cui vi parlo qui).
Sono sempre alla ricerca di libri belli e mi ritaglio sempre tutto il tempo che riesco per leggerne di nuovi. Se siete qui, anche voi amate la letteratura e la poesia e io voglio parlarvi della mia esperienza con Storytel e gli audiolibri così che possiate scegliere se fanno al caso vostro oppure preferite la carta e gli Ebook senza riserve.
Iniziamo subito con i vantaggi di ascoltare i libri.
Vantaggio 1: “Leggi” quando e dove vuoi
Anche le faccende domestiche e le file al supermercato o in aeroporto possono diventare piacevoli senza essere scomode. Non riesco a cucinare o stirare con un libro in mano, rischio di distrarmi e combinare qualche guaio! Però tutt’altra cosa è se posso ascoltare un bravissimo attore recitare un romanzo che mi piace, un podcast o un corso che mi interessa. Riesco a fare le attività più noiose senza annoiarmi troppo e dopo mi porto nel cuore qualcosa di nuovo e un compito giornaliero concluso!
Un altro vantaggio davvero importante è che posso ascoltare gli audiolibri in macchina. Per chi fa tanti chilometri in auto o anche durante i viaggi, gli audiolibri possono essere una valida alternativa ad altre cose: io, che non riesco a fissare le lettere né il cellulare in macchina (mi viene il voltastomaco!), sono felicissima di aver trovato una soluzione.
Vantaggio 2: Ti godi una recitazione da maestro
Gli attori che leggono gli audiolibri di fatto li recitano. L’ascoltatore è quindi catapultato in un’esperienza che è diversa dalla lettura e dal teatro, ma ne unisce gli aspetti migliori: una bella storia e bravi attori. Ho amato i libri letti da Toni Servillo, come non dimenticherò mai la voce di Alba Rohrwacher che mi racconta Il buio oltre la siepe (che ho recensito qui).
Altri audiolibri su Storytel che vi suggerisco (sulla base dell’abilità dell’attore):
- Il conte di Montecristo, letto da Moro Silo (Qui trovi la recensione)
- Moby Dick, letto da Piero Baldini (Qui trovi la recensione)
- David Copperfield, letto da Riccardo Bocci (Qui trovi la recensione)
- Leggere Lolita a Teheran, letto da Anna Della Rosa (Qui trovi la recensione)
- Circe, letto da Tamara Fagnocchi (Qui trovi la recensione)
Ce ne sono moltissimi altri, quello che posso dire è che i classici sono narrati con un’attenzione davvero sorprendente.
Vantaggio 3: Risparmi un po’ di denaro
So che questo vantaggio è un po’ rischioso da scrivere, perché i miei libri preferiti su Storytel io alla fine li ho acquistati cartacei. Che volete farci? Li amo troppo stampati!
Tuttavia mi rendo conto che se avessi voluto comprare tutti i libri che ho ascoltato negli ultimi due anni avrei speso molto più di 120 euro in un anno (Storytel costa 10€ al mese). Bancarelle e libri usati a parte (che comunque ho svaligiato), ho risparmiato molto potendo ascoltare alcuni libri.
Poi sono anche contenta che quelli che non mi sono piaciuti alla fine non me li ritrovo in libreria!
Detti questi tre vantaggi ora passiamo agli svantaggi degli audiolibri, perché ci sono anche quelli!
Svantaggio 1: Non ci sono tutti i titoli
Capisco benissimo che non possono esserci già tutti i titoli del mondo registrati e pronti, tuttavia ho notato delle mancanze anche importanti su Storytel, ad esempio mancano le opere più importanti di molti Premi Nobel della letteratura. Ahia, ahia! Attento Storytel! Sono titoli che lettori attenti cercheranno sempre, oltre a quelli più famosi sui social.
Se ci fosse qualcuno dello staff di Storytel in lettura, sappiate che sto ancora aspettando Guida il tuo carro sulle ossa dei morti, di Olga Tokarczuk (Nobel 2018). Lo so che ce li ha Audible i diritti, però fate qualcosa vi prego!
Svantaggio 2: Potresti essere sfortunato
E trovare un audiolibro montato male o in cui l’attore recita da cani. Esattamente come la bravura nella recitazione può rendere magnifico un libro, può anche rovinarlo. Mi è capitato con Fedeltà di Missiroli, in cui non si capiva niente. Ammetto però che è uno dei pochi casi in cui mi è successo e che, generalmente, la cosa peggiore che può succedere, è che la voce dell’attore non mi piace e allora cambio libro.
C’è poi il caso di Bianca Pitzorno che legge i suoi libri, che va be’! Preferirei si limitasse a scriverli. :’)
Detto ciò, io penso che valga la pena almeno fare una prova con gli audiolibri, fosse anche per avere quella sensazione dell’infanzia di qualcuno che ci legge una storia, che personalmente parlando: è una delle più belle che c’è.
Leggi anche: “Scrittori e animali domestici”!