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5 libri per superare il blocco del lettore

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Il blocco del lettore capita a tutti. Come ci sono momenti in cui il nostro corpo si rifiuta di fare la dieta o si rifiuta di dormire, nonostante la stanchezza accumulata, così ci sono momenti in cui la mente si stacca dai libri e sembra che non ci sia nessuna storia in grado di catturarci di nuovo.
Innanzitutto, sono qui per dirvi che è normale e che non dovete preoccuparvi se state attraversando questa fase.

La seconda rassicurazione è che è un periodo momentaneo. Se vi piacciono i libri e la lettura prima o poi ritornerete con un libro in mano a perdervi nelle storie di personaggi fantastici, inventati e reali.
Qualche tempo fa ho scritto un articolo con alcune tattiche per superare il blocco del lettore. In questo articolo ci sono anche alcuni titoli che consiglio ai lettori che vogliono riprendere a leggere.

Oggi mi concentro solo sui libri, visto che ricevo spesso – sulla mia pagina Instagram – domande e richieste inerenti a questo tema.
Ho scelto di proposito dei libri brevi, perché penso che uno dei limiti inconsci che la mente più spesso si pone sia dovuto alla difficoltà di concludere qualcosa.

Sia chiaro, questo non succede solo coi libri. Se dobbiamo raggiungere un obiettivo importante e vediamo una enorme salita di fronte a noi, è facile che ci sentiamo scoraggiati. Riusciamo a raggiungere la vetta solo scomponendo il percorso in tanti piccoli gradini, da salire uno alla volta.
Lo stesso che può succedere coi capitoli di un libro. Oggi però stiamo parlando di un tema particolare e di lettori che hanno bisogno di un occhio di riguardo per ritornare a scoprire il piacere della lettura e di perdersi nelle pagine.

Dopo un’analisi attenta e uno screening di tutta la mia libreria, ecco cosa ho trovato che potrebbe aiutarvi a superare il blocco del lettore una volta per tutte!

1. Farenheit 451 – Ray Bradbury

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E se i libri fossero diventati così pericolosi che esiste una polizia speciale per bruciarli tutti, tu avresti il coraggio di combattere per le parole?

Fahrenheit 451 è un romanzo di fantascienza del 1953, scritto da Ray Bradbury. Ambientato in un imprecisato futuro posteriore al 2022, vi si descrive una società distopica in cui leggere o possedere libri è considerato un reato. Per contrastarlo è stato istituito un apposito corpo di vigili del fuoco impegnato a bruciare ogni tipo di volume. Il titolo del romanzo si riferisce a quella che Bradbury riteneva essere la temperatura di accensione della carta a pressione di una atmosfera e che nel Sistema internazionale corrisponde a circa 506 K, 233 °C, anche se nel testo non vi si fa riferimento. Infatti questa cifra compare solo sull’elmetto da pompiere del protagonista Montag. Il protagonista, vigile del fuoco con il compito di scovare e bruciare i disertori, comincia ad avere dei dubbi sullo scopo del suo lavoro e soprattutto si chiede perché la gente rischi la vita per proteggere il contenuto di questi volumi. Che cosa può esserci di così terribile e importante tra le pagine, che prendono fuoco così facilmente?

«Bruciare sempre, bruciare tutto. Il fuoco splende e il fuoco pulisce».

2. Le inseparabili – Simone de Beauvoir

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Le Inseparabili è un romanzo di Simone de Beauvoir, inedito, arrivato in libreria ad inizio 2021 grazie alla casa editrice Ponte Alle Grazie, che ha scelto di far conoscere al pubblico questo nuovo romanzo breve della scrittrice francese. E noi ringraziamo gli editori perché questo racconto lungo è un piccolo tesoro da custodire, memoria dolce di un passato che si stacca dal tempo.

Siamo in Francia, poco prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale e la storia de Le inseparabili è un tratto biografico di Simone de Beauvoir, come molte sue opere. Secondo la “leggenda” fu Jean-Paul Sartre – compagno della scrittrice – a giudicare negativamente il manoscritto, spingendo poi Simone ad abbandonarlo e non tentarne la pubblicazione. Il romanzo è narrato dal punto di vista della protagonista Sylvie (che è la scrittrice stessa). In un giorno normale di scuola arriva in classe una nuova alunna diversa dalle altre. Subito il suo fascino attrae la protagonista che diventerà la sua migliore amica. Andrèe è irriverente, divertente, per niente timida e carica di energia e si poterà dietro queste caratteristiche anche da adolescente.

Le due amiche sono innamorate, ma hanno due vite molto diverse e, purtroppo, non dolorose allo stesso modo. Simbolo della condizione femminile del ‘900, questo romanzo autobiografico mette in evidenza come ci siano alcune ferite impossibili da risanare e come certi dolori ce li portiamo cuciti addosso per sempre.

“Dicevamo cose banali, come fanno i grandi; ma capii subito, con stupore e gioia, che il vuoto del mio cuore, il fondo cupo delle mie giornate avevano una sola causa: l’assenza di Andrée. Vivere senza di lei non era vivere.”

 Puoi leggere la mia recensione completa qui.

3. Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte – Mark Haddon

 

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte è un romanzo scritto Mark Haddon pubblicato per la prima volta nel 2003. È stato tradotto in oltre venti paesi, rimanendo per lungo tempo in testa alle classifiche di libri più venduti. In Italia è stato tradotto e pubblicato da

Penso che le persone credano nell’aldilà perché detestano l’idea di morire, perché vogliono continuare a vivere e odiano pensare che altri loro simili possano trasferirsi in casa loro e buttare tutte le loro cose nel bidone della spazzatura.”

Il titolo fa riferimento a una frase pronunciata da pronunciata da Sherlock Holmes nel racconto Barbaglio d’Argento (1892) di Arthur Conan Doyle. In italiano la traduzione si è persa, ma se volessimo tradurre letteralmente il titolo questo sarebbe: Il curioso incidente del cane durante la notte. 
La voce narrante è del protagonista, il quindicenne Christopher Boone, un ragazzo con una diagnosi di sindrome di Asperger, a causa della quale manifesti disturbi comportamentali. Viviamo tutto dalla sua prospettiva, per cui ogni sua azione vista dall’esterno come “strana” è spiegata al lettore con minuzia e attenzione. Già dopo poche pagine troveremo impossibile non immedesimarci almeno un poco nella personalità di Christopher.  L’inizio del libro è segnato da questo omicidio di questo cane, per la precisione quello della sua vicina, che viene trovato infilzato nel giardino di lei con un forcone. Con la sua inguaribile curiosità, e ingenuità, Christopher seguirà senza volerlo le orme di questo delitto che lo porteranno a scoprire una verità inattesa su suo padre e la sua famiglia.

Consiglio vivamente la lettura di questo libro, che a mio avviso è una di quelle piccole perle che non si dimenticano e che saremo felici di condividere.

Puoi leggere la mia recensione completa qui.

4. Io non ho paura – Niccolò Ammaniti

Questo libro l’ho letto in un giorno, divorato dalle prime ore del pomeriggio alle prime della notte, estasiata dal realismo di Ammaniti, così struggente, commovente e vero.

Estate 1978, paesino sperduto probabilmente della Lucania, quattro case, la mentalità di chi non ha visto altro nella vita ed educa i figli con rigidità e intransigenza. Gente semplice.
Michele Amitrano si trova di fronte a un segreto sconvolgente, che a poco a poco gli rivela la natura delle persone che aveva più care e lo mette di fronte a delle scelte che possono rovinargli la vita per sempre, o almeno di questo si convince a nove anni.

Michele sceglie col cuore e coi sani principi che quegli stessi genitori “criminali” gli hanno insegnato e dimostra che il giudizio di un bambino non cede a compromessi, è intransigente, incorruttibile, vero.

In un mondo dove la comunicazione bambino-genitori è ostacolata da un muro insormontabile, Michele insegna qualcosa a tutti, dopo aver provato sulla propria pelle il dolore del tradimento di chi amava di più, compreso il suo migliore amico.

“Piantala con questi mostri, Michele. I mostri non esistono. I fantasmi, i lupi mannari, le streghe sono fesserie inventate per mettere paura ai creduloni come te. Devi avere paura degli uomini, non dei mostri, mi aveva detto papà un giorno che gli avevo chiesto se i mostri potevano respirare sott’acqua.”

Puoi leggere la mia recensione completa qui.


5. Momo – Michael Ende

 

Michael Ende è lo scrittore de La storia infinita, il fantasy da cui è tratto il film che ha fatto impazzire la generazione scorsa, diciamo tutti quelli nati tra gli anni Settanta e Ottanta. La sua penna ha saputo far innamorare moltissimi lettori in tutto il mondo e i suoi valori e la bellezza dei suoi scritti sono intramontabili.
Momo è una storia breve, che ha come protagonista una bambina che deve salvare gli uomini perché gli Uomini Grigi stanno rubando il tempo a tutti. Se non lo avete ancora fatto, vi consiglio il cartone animato e il lungometraggio che ne sono stati tratti: sono di grande ispirazione per adulti e bambini.

“Come voi avete occhi per vedere la luce, e orecchie per sentire i suoni, così avete un cuore per percepire il tempo. E tutto il tempo che il cuore non percepisce è perduto, come i colori dell’arcobaleno per un cieco o il canto dell’usignolo per un sordo.”

Mostrandosi come uomini pelati con cappello a bombetta, dalla pelle grigia e dai vestiti dello stesso colore, questi strani individui si presentano quali rappresentanti della Cassa di Risparmio del Tempo e promuovono l’idea del “risparmio del tempo” tra la popolazione: apparentemente, il tempo può essere depositato presso la Cassa e in seguito restituito al cliente con gli interessi. Dopo aver incontrato i Signori Grigi, si fa in modo che le persone si dimentichino di loro, ma non della decisione di risparmiare più tempo possibile per un uso futuro. Gradualmente, l’influenza sinistra dei Signori Grigi colpisce tutta la città: la vita diventa sterile, priva di tutte le cose che sono considerate una perdita di tempo, come le attività sociali, lo svago, l’arte, l’immaginazione e persino dormire. Vedete qualche affinità col mondo attuale? Non è un caso.

Attraverso un simbolismo fantastico e immaginario, esso porta una feroce critica al consumismo e alla frenesia del vivere moderno, che nel suo progresso tecnologico e produttivo perde completamente di vista l’obiettivo della felicità delle persone e della qualità della vita. Il tempo rubato dagli uomini grigi agli abitanti della città è un’evidente metafora dei piaceri che si ricavano dall’assaporare, nell’attimo, le piccole cose belle della vita.

“Non si può mai pensare alla strada tutta in una volta, tutta intera, capisci? Si deve soltanto pensare al prossimo passo, al prossimo respiro. Sempre soltanto al gesto che viene dopo…”

 Grazie lettore di essere arrivato fin qui, e non dimenticare di seguire la mia pagina Instagram Parole Mute per scoprire nuovi contenuti come questo, e molto di più, ogni giorno.  ❤️

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Chi Sono

Claudia Neri

Ho 25 anni e amo scrivere, viaggiare, mangiare e fare capoeira. Ho studiato lingue e mi occupo di comunicazione digitale ed editing letterario. Mi piace esplorare il mondo e le persone, scoprire nuovi punti di vista e amare sempre. Questo blog è il mio passaporto per l’eternità.”

“Abbi un cuore insaziabile, affamato di vita, senza paura del dolore”

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